L’arciere misterioso
Altair ritorna bellamente dal bosco dopo aver raccolto della frutta. Le frecce continuano a sibilare e Altair viene colpito a una mano. Succedono cose strane: gli alberi sembrano incantati e sembrano muoversi. Presenzia, strisciando sui rami, accerta che sono sotto incantesimo.
Arthur avverte la presenza di strane creature, alte circa un metro, dalle sagome confuse, che corrono attorno al gruppo. Marte cerca di afferrarne una ma, mentre sta per prenderla, cade in un buco, lo stesso in cui si era nascosto… Giondalar, l’arciere misterioso.
Marte e Giolandar si picchiano e Giolandar ha la peggio: un pugno in testa lo fa svenire. Arthur, Giolandar e Marte cercano di tirare su l’omone corpulento ma non ce la fanno: Giolandar cade a peso morto diverse volte schiacciando Marte che impreca.
A un certo punto riprende conoscenza e, con un movimento che ha più del magico che del naturale, si ritrova fuori dal buco e inizia a correre precipitosamente per il bosco. Arthur si nasconde dietro un albero. Giolandar, nella fuga, inciampa, cade. Altair in un momento gli è addosso. Collutazione, Altair ha la meglio e lo immobilizza.
Frasi sconnesse escono dalla bocca dell’arciere:
“… loro non sono alberi ma disincarnati imprigionati… sono in missione segreta, altair liberami prima che sia troppo tardi… altair ho una voglia sulla schiena ,la stessa che hai tu… liberami devo creare una barriera tra noi e gli alberi… abbiamo poco tempo lei sta’ arrivando… diventera’ incandescente e gli alberi bruceranno… i sopravvissuti guidati da una gorgone stanno entrando ,e’ un alchemia bestiale dovete credermi…”
Altair e Francesco reclamano un discorso di senso compiuto se Giolandar vuole tenersi cara la propria testa… (continua)