"Chi sono io?" chiede il misterioso straniero. "La vera domanda è, per citare un nostro comune amico: chi è che dice Io? Pensaci... ti dice niente?
Ad ogni modo, permettimi di farti un breve riassunto delle puntate precedenti. Ho avuto molti volti, mi hanno chiamato con molti nomi diversi e ho vissuto molte vite, come te del resto, [to]. In alcune di queste vite abbiamo trascorso molto tempo insieme: abbiamo combattuto assieme molte battaglie in svariate epoche e mondi, sotto la guida del generale Kuan Kung, di Draco Daatzon il figlio del momento, di Lupellius l'Immortale e di altri condottieri illuminati, signori del Vril. Ci siamo battuti contro eserciti di ogni tipo, calibro e portata, contro draghi e vampiri, abbiamo affrontato assieme infinite apnee sottomarine, siamo sopravvissuti a intricate congiure aristocratiche, ad arrembaggi pirateschi all'ultimo sangue e a scontri a fuoco con armi al plasma in dimensioni spazio-temporali differenti da quella in cui ci troviamo ora ma devo ammettere che è la prima volta che mi capita di chiamarti... [to]. Ma chi ti ha dato questo nome?? Non ti si addice per niente, sai?"
Un'espressione di stupore emerge a poco a poco sulla superficie tuo volto. "Il mio nome invece," continua l'uomo, "quello di cui la tua anima meglio si può ricordare è Karjano".
Al suono di questo nome di altri tempi e altri luoghi, un impeto interiore, un fremito interno, un moto di coraggio, disciplina, integrità ed immortalità si fa spazio tra le tue viscere. E' un nome che la tua parte razionale non ricollega a niente (in effetti, essa tace perché non sa proprio cosa dirti a riguardo) ma le tue cellule l'hanno evidentemente riconosciuto e rispondono attivando immediatamente un'aurea di energia vitale che senti trasfigurare all'istante il tuo intero Essere.
"Mille volte sono stato tuo Maestro, in passato, nelle arti guerriere, nell'arte dell'invisibilità, nelle tecniche alchemiche e in infiniti mestieri tecnici, magici, spirituali e di guarigione. Purtroppo, sembra che la tua anima abbia già deciso molte vite fa l'esito della tua esistenza: troppe volte ormai la tua Scelta è caduta sul riflesso nello stagno anziché sull'Essere, sull'oblio anziché sul risveglio, sulla schiavitù anziché sulla regalità.
Sono giunto un'ultima volta, in quest'epoca e in questo luogo, per accertarmi che, davvero, non fosse più possibile aiutarti ad evadere dalle sbarre della prigione mentale, dal labirinto che tu hai fabbricato per non ricordare. Questo è l'ultimo tentativo che farò, dopodiché la Compagnia non potrà fare più nulla per te."
"Non capisco!" ribatti nello sconcerto più totale, "Cosa ho dimenticato?? Di quale Compagnia parli??"
"Hai dimenticato tutto!" Tuona il Maestro impetuoso. "Hai dimenticato chi sei. Ti sei identificato con la creatura; vittima della tua stessa creazione, hai dimenticato di essere Tu il Principio, il Verbo, l'Uno. Hai smarrito l'immortalità del Mago di cui la Compagnia Dei Figli Del Momento ti aveva fatto dono secoli or sono."
Qualche secondo di tregua ti offre la possibilità, per la prima volta dopo tanti anni, di utilizzare autonomamente la tua parte razionale facendola lavorare su pensieri tuoi e non iniettati dall'esterno. Questo parlare in codice, certo, non ti permette a farti un'idea precisa di come stiano veramente le cose. Ciò che è certo è che, dietro a questo assurdo incontro, c'è molto di più di quello che vedi, altrimenti come accidenti potrebbe sapere che ti chiami [to]??
Oppure questo strano personaggio potrebbe, ad esempio, averti pedinato per molti giorni o averti sfilato il portafogli dopo la caduta per scoprire la tua identità in modo da avere la strada spianata per poterti poi raggirare con chissà quali losche mire. Sei confuso...
Probabilmente, il cosiddetto "Karjano" è un subdolo abbindolatore. Senti di non poterti fidare:
Ma potrebbe anche essere chi dice di essere. La sua impeccabilità rievoca emozioni sopite dentro il tuo Essere da chissà quante vite: