"Hai fatto la scelta giusta" commenta deciso Karjano.

Piuma e pergamena svaniscono, esattamente come erano comparsi poco fa, mentre tutt'intorno lo scenario inizia a ruotare e a cambiare dinuovo, stavolta vorticosamente.

In meno di quattro secondi, al posto delle monotone strade che vivi quotidianamente, fa capolino attorno a te un mondo totalmente differente: senza capire come, ti trovi ora in mezzo ad una stretta vallata racchiusa da forti montagne tutt'attorno. Luce diurna, indaco e stelle si mescolano nel cielo in un'alternanza perfetta, divina: non capisci se sia l'alba o il tramonto in questo magico luogo.

Al centro della vallata, solenne, un enorme albero si erge maestoso: sembra un platano ma è decisamente molto, molto più grande. La chioma più alta della stessa fortificazione montuosa che lo protegge, rami smisurati come non li hai mai visti e un fitto verde di foglie larghe quanto automobili ne delineano la poderosa sagoma che si staglia in controluce adornata da un cielo scintillante.

Centinaia, forse migliaia di lumini luccicanti sbucano come lucciole dall'intermittenza del fogliame, come se ogni ramo del mastodonte ospitasse focolari domestici.

"Che luogo è mai questo?" chiedi nello stupore più totale.

"E' la valle del Momento" risponde il Maestro dandoti il benvenuto a casa "e quello è L'Albero" aggiunge indicando il gigante. Qui è dove, da millenni, le anime temerarie ed ambiziose vengono a imparare l'arte dell'Immortalità del Mago, a tramandarla o, come nel tuo caso, a ricordarla."

In un brivido di commozione mista ad euforia, la sensazione di aver finalmente fatto ritorno a casa ti pervade mentre una leggera brezza accarezza il tuo viso portando con sé echi di lontane cascate; il tuo cuore fa scoprpacciate di colori superbi, odori di cibi sconosciuti e lontane risa cordiali di quella che sembra essere una pacifica comunità: "Maestro, è bello qui, ti prego, fammi rimanere con te!" dici come se fossi sotto ipnosi.

Nemmeno il tempo di finire la frase: niente più cielo, niente più montagne, niente più mega-albero gigante. Al loro posto smog, auto, strade monotone e mascherine.

"Ma... che fine ha fatto..." balbetti con fare interrogativo.

"E' sempre qui, proprio in questo istante. Potresti arrivarci da qualunque posto ed in qualunque momento, anche senza il mio aiuto, perché, di fatto, sei tu il creatore di tutto questo, o meglio il tuo Io Grande, mediante un piccolo spostamento del punto dell'Essere nel tuo io piccolo, ma lasciamo perdere i tecnicismi. I fardelli che la tua piccola personalità si trascina faticosamente appresso non ti permettono di rimanervi se non per pochi secondi. Dunque..." aggiunge Karjano con fare allegro "facciamo il punto della situazione per diradare un pò di nebbia da quegli occhi da bovino che ti ritrovi: per sviluppare l'Immortalità del Mago ti servirà la compagnia della Compagnia dei Figli del Momento (perdona il gioco di parole).

L'unico modo per poterne godere è quello di trascorrere del "tempo" nella Valle del Momento, partecipando alla vita di comunità, dando una mano, per come puoi, nelle avventurose spedizioni, stando a contatto con altri valorosi ricercatori, più avanti di te sul cammino e, quando sarà il momento, affiancando i nuovi arrivati. Il fatto è che la Valle è protetta da un potente incantesimo affinché solo chi davvero è degno possa accedervi e compiere il Lavoro: l'unico modo che hai per far scattare la serratura dello scrigno segreto in cui si cela la Valle è di dimenticarti completamente di te, del tuo io piccolo, della tua personalità." conclude Karjano.

"Come si fa, Maestro?" chiedi attonito, con tono sinceramente umile, nella speranza che, stavolta, la tua domanda non scateni nessun evento nefasto.

"E' molto semplice, in realtà" ribatte l'uomo. "E' sufficiente diventare il tuo peggior nemico. Impara a diventare il tuo peggior nemico, fino in fondo. Ogni volta che riuscirai ad immedesimarti totalmente in lui (o in lei), a calarti completamente nella sua parte, potrai visitare la Valle del Momento, per quanto tempo lo vorrai. Pensa, sì, hai capito bene... pensa proprio a quelle persone che, con maggior facilità, riescono a farti uscire dai gangheri o a farti provare emozioni di rabbia, fastidio, nervosismo, noia, esasperazione. Potrebbero avere un nome ed un cognome o semplicemente appartenere ad una certa categoria. E' ininfluente che tu li conosca personalmente o meno. Concentrati e stila un breve elenco mentale dei tuoi peggiori nemici, delle persone per cui ringrazi l'Universo di non essere come loro. Ci sei?"